Parlare del Prof. Del Favero significa rivisitare gli ultimi decenni della Sanità italiana, una storia di impegno versatile, caratterizzata da una costante che difficilmente permane dopo gli anni giovanili, riassumibile con una sola parola: “entusiasmo”, nel senso greco del termine, una forza vitale che rende possibile qualsiasi obiettivo, una forza che non appaga mai chi ne è animato perché, raggiunto l’obiettivo, si sposta immediatamente verso altri, in ambiti anche apparentemente diversi ma accomunati, nel suo di Del Favero, dal senso profondo del “sociale” in tema di Salute e Benessere. Intervista al Prof. Angelo Lino Del Favero Personaggi Originario di Valle di Cadore, piccolo comune del Bellunese alle pendici del monte Antelao, il “Nantelòu” in dialetto cadorino, la seconda cima delle Dolomiti, dopo la Marmolada, dopo la Laurea in Scienze statistiche ed economiche a Padova, Angelo Lino Del Favero ricoprì nella sua lunga carriera prestigiosi incarichi nel settore della Sanità, ma un episodio gli rimane nel cuore e ama raccontare nelle frequenti interviste: il collaudo del primo elisoccorso diurno e notturno in Cadore, “con un volo sopra il lago di Calalzo durante una tormenta, con tutti che sbiancavano”.
Giovane dirigente a Belluno, accettò e vinse una grande sfida: portare la sanità pubblica in quelle zone al livello manageriale, negli anni ’90. Poi venne l’esperienza trevigiana, quando fu il principale artefice della profonda trasformazione dell’Ospedale “De Gironcoli”, di Conegliano, e della creazione dell’Hospice di Vittorio Veneto. Esperienze che gli permisero il ricoprire con successo cariche importanti in un’altra regione, il Piemonte, con la riorganizzazione dei più grandi ospedali di Torino. Nel 2014, quando era Direttore generale alle “Molinette”, nel capoluogo piemontese, Del Favero fu chiamato all’Istituto Superiore di Sanità, come Direttore generale, essendo già ben noto al Ministero della salute dove, dal 2008 al 2011, in due mandati diversi, aveva operato quale consulente.
Il trasferimento a Roma lo proiettò in un mondo completamente diverso, dove seppe rapidamente creare una squadra efficiente, con oltre duemila dipendenti, prevalentemente ricercatori in tema di Ambiente, Biologia cellulare, Neuroscienze, Aids, Epidemiologia, Sorveglianza e promozione della Salute, nonché Centro nazionale delle malattie rare, dei trapianti, del farmaco, delle Malattie infettive, con seicento 600 precari che, alla fine, furono quasi tutti stabilizzati. Un impegno a dir poco titanico, caratterizzato da importanti investimenti nell’Informatica, i cui frutti si videro molto rapidamente: all’arrivo del Prof. Del Favero l’Iss era commissariato, a causa di un disavanzo economico che al P termine del mandato, cinque anni dopo, fu risanato, sia dal punto di vista del bilancio che da quello delle prospettive.
Dopo aver ricoperto svariati altri importanti incarichi, fra cui quello di Presidente di Federsanità-ANCI e quello di Consulente di Presidenti di Regione e del Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, attualmente il Prof. Del Favero è Docente presso UnitelmaSapienza, Università degli studi di Roma (dove è Direttore e Coordinatore scientifico di importanti Corsi di Formazione) e Amministratore delegato IIPH (Italian Institute for Planetary Health), società consortile fra Università Cattolica del Sacro Cuore, Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e Vihtali Srl, continuando a rivestire anche altri importanti ruoli in ambito sanitario e della ricerca, compresa una consulenza nella gestione di una innovativa startup nazionale che si occupa di sanificazione ambientale, una scelta significativa, alla luce della pandemia tuttora in corso e del suo più importante insegnamento, l’attenzione all’igiene. In rappresentanza di UnitelmaSapienza, lo scorso 16 giugno, il Prof. Del Favero è stato nominato Presidente dell’Associazione Tessile e Salute subentrando al Dott. Franco Piunti, col preciso mandato di potenziare e valorizzare l’Associazione quale soggetto nazionale indipendente, al servizio di aziende, dei consumatori, e del Ministero della Salute e dell’Ambiente: una sfida importante, per coniugare innovazione e tecnologia, tipiche del Made in Italy con sostenibilità ed economia circolare, contando sul sostegno del Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità, del CNR e del mondo universitario nazionale, in uno sforzo comune di rilancio del sistema tessile italiano, anche in chiave igienico-sanitaria.